A primo impatto, l’intervento
dell’onorevole Sibilia, chiediamo scusa, del CITTADINO SIBILIA, sembra essere
meritevole di dovuti elogi, avendo affrontato questioni importanti come il
signoraggio bancario e gruppi paramassonici, ma non è la prima volta che si
tenta di affrontare l’argomento in Parlamento, già altri in passato hanno fatto
simili uscite.
Per quanto le questioni sono
oggettivamente rilevanti, il modo di porle e chi ne parla mina alle basi il
contenuto del suddetto intervento, perché c’è una totale assenza di umana
coerenza. Il cittadino Sibilia dovrebbe dire queste cose prima all’amato Beppe,
il quale dopo aver pugnalato alle spalle la memoria di Giacinto Auriti, il vero
teorizzatore in Italia, in tempi non sospetti, del fenomeno del signoraggio
bancario, è andato in giro ad affermare che: “Il popolo italiano non è in grado
di comprendere ed accettare la questione del fenomeno del signoraggio
bancario!”.
Quindi, i membri del “Movimento 5
meno 1 bravi massoni” proseguono nel
loro cammino lungo il viale dell’ipocrisia e della violenza, depistando ignari
cittadini, che sono sempre più in balia del nulla che nulleggia delle fesserie
dei membri del Mo-V.
Inoltre, neanche Beppe e compagni
sono puri e lindi in termini di coinvolgimenti massonici e di mancanza di
democraticità.
In altri termini, prima di
accusare, giustamente, gli altri, bisognerebbe fare un’autocritica e vedere se
si è nelle condizioni di poter puntare il dito e sparare cannonate (in questo
caso a salve!)
Egregio Sig. Sibilia dillo al tuo
amato Beppe di riprendere il tema del signoraggio bancario, chiedi al carissimo
Beppe: “Cosa ci facevi sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992 insieme a Romano Prodi, Emma Bonino e il resto della
bella compagnia massonica?” … DILLO AL TUO AMATO BEPPE, DILLO!
Hirpus